Brallo di Pregola, ai limiti dell’Oltrepò
Brallo di Pregola (Bràl ēd Preigöra in dialetto locale) è un comune italiano di 601 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia.
Si trova nel punto più meridionale della regione Lombardia nell’Oltrepò Pavese, di cui comprende la cima più alta, il monte Lesima (1724 m s.l.m.). Comprende una parte del tratto iniziale della valle Staffora e la valletta del suo affluente Montagnola, e un tratto del lato sinistro della val Trebbia e la valle del suo affluente Avagnone che sfocia nel fiume Trebbia, fiume che segna il confine regionale fra la Lombardia e l’Emilia-Romagna. Le due valli sono collegate dal passo del Brallo su cui sorge l’omonimo capoluogo. All’interno del territorio comunale vi sono due enclavi, corrispondenti alle località Lama e Valle inferiore, facenti parte del comune di Corte Brugnatella in provincia di Piacenza. Queste due località costituiscono dei rari esempi di enclavi interregionali.
Storia
Il territorio fu abitato nella preistoria. Il toponimo di Brallo è di verosimile origine celtica con il significato di “pascolo”, “alpeggio” (Cfr. toponimi di La Braille, La Braye, Le Brâ in Savoia e in Svizzera Francese). Il centro principale è Pregòla, citato per la prima volta come Predalia, nel diploma di Ottone I del 972. Nel contempo si riconferma il territorio nei possedimenti dell’abbazia di San Colombano di Bobbio. Gli abati del monastero bobiense, che ebbero il titolo di conti già nell’844 dall’imperatore Lotario, esercitarono la giurisdizione feudale per secoli. Successivamente dopo il mille il feudo di Pregola passò, come molti altri, al vescovo di Bobbio.

La disputa esplose ancor più violenta quando l’Oltrepò passò ai Savoia: l’Impero inviò persino delle truppe di guarnigione per impedire che il marchesato fosse annesso al Piemonte, e i Savoia dal canto loro esercitarono ogni pressione sui marchesi (minacciando la confisca dei loro beni) se non si fossero sottomessi.
Unito con il Bobbiese al Regno di Sardegna nel 1743, in base al Trattato di Worms, entrò a far parte poi della provincia di Bobbio, il comune subì alcune modifiche territoriali e la frazione di Dezza passò al comune di Bobbio. Nel 1801 il territorio è annesso alla Francia napoleonica fino al 1814. Con l’arrivo di Napoleone e la soppressione dei feudi imperiali il quartiere di Pregola divenne comune di Pregola. Nel 1848 come parte della provincia di Bobbio passò dalla Liguria al Piemonte, nel 1859 entrò a far parte nel circondario di Bobbio della nuova provincia di Pavia e quindi della Lombardia. Dopo la soppressione del circondario di Bobbio (1923) il Comune di Pregola rimase assegnato alla provincia di Pavia[5].
Successivamente si sviluppò il nuovo centro di Brallo, sul passo omonimo, e il comune nel 1958 prese il nome attuale di Brallo di Pregola.